Questo articolo si propone di stabilire un ponte concettuale e analitico tra la teoria dei biofotoni – il cui studio appartiene al dominio della biofisica e della medicina quantistica – e la pratica olistica della riflessologia plantare, con particolare enfasi sul metodo proprietario “Dai Piedi al Cielo” sviluppato da Roberto Ellero, che integra specificamente gli elementi di suono e di tocco intenzionale (intenzione sacra e non-duale, assicurando che il tocco sia un atto di devozione e riconoscimento della divinità, nell’orbita dell’appartenenza spirituale). E’ un metodo, ma funziona solo con le mie mani.

[I numeri in apice rimandano alla bibliografia in calce.]

Tradizionalmente, la biologia si è concentrata sui meccanismi biochimici per spiegare la vita e la malattia. L’emergere della teoria dei biofotoni, sviluppata dal biofisico Fritz-Albert Popp negli anni settanta, ha introdotto un paradigma che considera l’organismo vivente come un sistema regolato non solo da sostanze chimiche, ma anche da campi informativi elettromagnetici coerenti, ovvero biofotoni.¹

L’obiettivo di questa analisi è duplice: primo, definire la natura e il ruolo dei biofotoni come vettori di bioinformazione sistemica; secondo, interpretare l’applicazione della vibrazione sonora – qui concettualizzata tramite l’ipotesi dei biosononi – come tecnica per la modulazione attiva e la riprogrammazione di tale campo informativo biofotonico, fornendo così una potenziale base teorica per l’efficacia dei trattamenti di riflessologia plantare bioenergetica.

Introduzione storica: la teoria di Fritz-Albert Popp

La teoria di Fritz-Albert Pop stabilisce che ogni tessuto organico vivente emette una luce estremamente debole, quantificabile dalla regione UV fino al vicino IR (Infrarosso), nota come biofotoni. La conferma dell’esistenza di questa emissione, inizialmente ipotizzata dal biologo russo A. Gurwitsch nel secolo scorso, è stata ottenuta negli anni ’50 utilizzando fotomoltiplicatori sensibili.³

Il contributo cruciale di Fritz-Albert Popp è stato dimostrare che questa luce non è un semplice scarto metabolico (come la chemiluminescenza), ma possiede proprietà di luce coerente.² La coerenza, in fisica, implica che i fotoni emessi vibrano “in fase” 4, permettendo loro di trasmettere informazioni con una densità e velocità eccezionalmente alte.¹

Il legame tra biofotoni e lo stato di vita è profondo. Popp dimostrò sperimentalmente che l’irradiazione biofotonica nelle cellule vive decresce molto lentamente, mentre nelle cellule morenti l’emissione diminuisce rapidamente, scomparendo completamente dopo la morte cellulare.¹ Questa osservazione suggerisce che l’emissione biofotonica non è solo un sintomo della vita, ma un meccanismo fondamentale per l’organizzazione vitale stessa.¹

I biofotoni come vettori di bioinformazione coerente

I biofotoni agiscono come portatori di informazione essenziali per la comunicazione sia intercellulare che intracellulare.² Il loro ruolo è di controllare, regolare, coordinare e organizzare i processi biologici complessi. Da un punto di vista biofisico, qualsiasi processo biochimico nell’organismo è necessariamente preceduto da una comunicazione che assicura che ogni parte sia informata e attivata da altre, anche se distanti, al fine di mantenere l’equilibrio biologico con un consumo energetico minimo e una velocità ultra-rapida.4

Un elemento centrale di questa teoria riguarda il DNA. Il campo elettromagnetico coerente creato dall’emissione di biofotoni dalle molecole di DNA non solo controlla le reazioni chimiche nel citoplasma, ma fornisce anche una forza guida per le molecole, innescando con precisione un numero enorme di reazioni chimiche al secondo (stimato fino a 100×10³ per secondo).5 Questa funzione è alla base dell’auto-organizzazione deterministica delle molecole nelle cellule e della morfogenesi.5

Le variazioni nell’emissione biofotonica sono indicatori diretti dello stato di salute. La ricerca ha rilevato che i tessuti malati emettono biofotoni a livelli diversi rispetto ai tessuti sani, indicando che l’emissione agisce come un segnale biofisico per la malattia.7 Inoltre l’emissione è più intensa durante periodi di accresciuta attività cellulare e sintesi di ATP, correlata direttamente alla crescita, alla divisione e alla riparazione del DNA.7

Il modello della biorisonanza quantistica e il concetto di salute

La comunicazione a distanza, fondamentale per il coordinamento organico, avviene attraverso il meccanismo della biorisonanza.4 Questo sistema informativo si basa sulla corrispondenza di frequenza, dove le onde oscillatorie (i biofotoni) che si trovano in fase (stessa lunghezza d’onda o multipla/sottomultipla) possono comunicare, unendosi per esprimere una nuova onda che è la somma algebrica logaritmica delle due onde originali.4

Se i biofotoni coerenti controllano la regolazione e l’organizzazione cellulare, allora il principio di salute in questo modello non è semplicemente l’assenza di patologia biochimica, ma piuttosto la massima coerenza informazionale.¹ I tessuti che emettono in modo alterato o incoerente sono quelli in uno stato di squilibrio.7 Pertanto, l’obiettivo primario di qualsiasi terapia bioenergetica non invasiva, come la riflessologia plantare, è tradotto in termini biofisici come il ripristino di questa coerenza informativa per potenziare le capacità di autoregolazione dell’organismo.
Il concetto di “equilibrio dinamico” del metodo Ellero di riflessologia plantare 8 trova così una traduzione diretta nel mantenimento di un pattern di emissione biofotonica ottimale e altamente coerente.

Questa visione è corroborata dalla scoperta che i biofotoni sono coinvolti anche nell’attività cerebrale, nella percezione visiva e nella regolazione di funzioni neurali, inclusa la secrezione di neurotrasmettitori e il rilevamento dell’orientamento cellula-cellula.6 Ciò suggerisce che il sistema biofotonico potrebbe non essere solo un meccanismo parallelo, ma il livello di controllo informazionale che precede e modella l’attivazione nervosa e biochimica.

La riprogrammazione vibrazionale: dalla lux incorporata ai biosononi

Il metodo “Dai Piedi al Cielo” di Roberto Ellero è fondato sull’integrazione del suono (la musica, in questo contesto) come veicolo per influenzare lo stato del corpo.8
L’analisi biofotonica e il concetto di biosononi offrono una giustificazione teorica per l’efficacia di questa componente vibrazionale, stabilendo un legame ontologico tra suono e luce.

Il Suono come specificazione della luce: la Lux incorporata

La relazione tra suono e luce, fondamentale per il metodo Ellero di riflessologia plantare, trova radici nel pensiero filosofico medievale. Già nella metafisica di Roberto Grossatesta, la luce (lux) è considerata la prima forma corporea.
Un anonimo glossatore del De institutione musica di Boezio teorizzò il suono come “luce celeste incorporata in un’aria sottilissima” (lux incorporata). Questa prospettiva stabilisce una connessione profonda, suggerendo che il suono non è una vibrazione meccanica disconnessa, ma una specificazione materiale della luce, ovvero del principio universale di coerenza e informazione.

Biosononi: ipotetici quanti acustici di coerenza

Per tradurre questa intuizione metafisica in un meccanismo biofisico, è possibile ipotizzare l’esistenza dei biosononi, intesi come quanti di energia sonora (o acustica) che veicolano informazione all’interno del sistema biologico. Analogamente ai biofotoni (quanti elettromagnetici), i biosononi rappresenterebbero le unità minime di vibrazione strutturata.

La questione centrale è come le onde sonore meccaniche (o i loro ipotetici quanti) possano influenzare direttamente i biofotoni (quanti elettromagnetici). La medicina bioenergetica quantistica fornisce il collegamento cruciale, descrivendo le frequenze (come quelle della musica) come il sistema fisico di diffusione più comune e più efficace per i “fotoni in fase e coerenti”.10

Se i biofotoni sono onde coerenti che possono essere sfasate o disorganizzate (risultando in malattia), allora l’applicazione di musica o di vibrazioni armoniche – il cui scopo è l’“accordatura” del corpo, come suggerito dall’analogia del piede con la lira bizantina ¹¹ – può innescare un effetto di risonanza forzata nel sistema biofotonico.4 La musica e la vibrazione agiscono come un input informazionale strutturato che aiuta a riportare le onde biologiche fuori fase verso un’armonia e una coerenza ottimali.10 In questo senso, il suono fornisce la frequenza portante che amplifica e stabilizza il segnale coerente dei biofotoni endogeni.

L’impatto dell’intenzione e del tocco terapeutico

Un altro fattore critico che modula il campo biofotonico è l’intenzione e lo stato mente-corpo del terapista.¹² L’emissione di biofotoni è stata dimostrata essere modulabile attivamente dall’intenzione e dalle pratiche bioenergetiche.¹² Ad esempio, i guaritori che applicano l’energia terapeutica mostrano una significativa diminuzione nell’emissione di biofotoni dalle loro mani subito dopo il trattamento, suggerendo un trasferimento energetico o informativo focalizzato.¹²

Nel contesto del metodo Ellero di riflessologia plantare, che è radicato nella ricerca interiore e in pratiche spirituali come il Guru Yoga ¹¹, l’efficacia del trattamento è inseparabile dalla coerenza intenzionale del praticante. L’operatore non è un semplice tecnico, ma un modulatore attivo del campo energetico del ricevente, trasmettendo un segnale coerente attraverso il tocco.

Considerando che i biofotoni potrebbero essere coinvolti nell’ambito dell’entanglement quantistico o quasi-quantistico tra esseri umani ¹², l’atto del tocco (l'”ascolto tattile” di Ellero 8) non è un’interazione meccanica, ma un accoppiamento risonante tra i campi biofotonici del terapista e del ricevente.

Il piede come interfaccia olografica energetica

La riflessologia plantare si basa sul concetto che il piede è una mappa olografica che riflette l’intero organismo. Visto attraverso la lente della biofisica, il piede si trasforma da una semplice struttura anatomica a un’area ad alta densità informativa, un punto di accesso privilegiato che permette la comunicazione a distanza con i centri di regolazione sistemici.4

La teoria dei biofotoni e della biorisonanza fornisce un quadro teorico che supera i limiti delle vie nervose e umorali a lenta velocità, proponendo che l’informazione correttiva venga trasmessa istantaneamente o quasi, attraverso il campo elettromagnetico coerente.² Questo concetto ha avvicinato la scienza ortodossa alla medicina tradizionale, offrendo una spiegazione scientificamente plausibile per l’efficacia clinica dei metodi riflessologici.6

Ellero descrive il piede come una “tela” e un “cammino”, e il trattamento come un processo per ritrovare una “base solida e armonica”.8 In termini biofisici, il trattamento agisce sul piede – che può mostrare un’emissione biofotonica incoerente dovuta a squilibri sistemici – per stabilizzarla e riprogrammare l’informazione generale tramite l’induzione di biosononi coerenti.

Il meccanismo del tocco intenzionale e l’ascolto tattile

L’aspetto dell'”ascolto tattile” nel metodo Ellero di riflessologia plantare 8 non è una manovra passiva, ma una percezione attiva che connette il terapista alla matrice informativa del ricevente.
L'”ascolto” del terapista può essere interpretato come la ricezione subconscia degli squilibri di fase o delle alterazioni dell’intensità biofotonica della zona riflessa.

L’intuizione sinestetica del terapista di convertire il tocco in suono sottile (frequenza) è fondamentale: il tocco, combinato con l’intenzione focalizzata (che modula i biofotoni ¹²), fornisce un segnale coerente e strutturato.10 Questo segnale, una “perturbazione” positiva nel senso della coerenza, viene decodificato dal sistema in biorisonanza.4

Il ripristino dell’ordine informativo a livello quantistico si traduce in effetti fisiologici visibili, come il rilassamento e la decontrazione 8, perché lo stress cellulare e l’incoerenza sono ridotti, ottimizzando processi chiave come la sintesi di ATP.7

La seguente tabella riassume la traduzione dei meccanismi vibrazionali in azioni terapeutiche specifiche.

Tabella 1: L’Interazione del Campo Biofotonico/Biosononico con la Riflessologia Energetica

Fenomeno biofisico Funzione biologica Agente Effetto terapeutico
emissione coerente / fotoni in fase  comunicazione intercellulare ultra-rapida, regolazione suono/musica (input di biosononi) ripristino di armonia vibrazionale ed equilibrio dinamico
segnale incoerente / emissione alterata indice di stress cellulare, malattia tocco intenzionale (ascolto tattile) innesco di risonanza e trasferimento di informazione coerente
principio di lux incorporata legame ontologico tra vibrazione e informazione fondamentale frequenze armoniche correzione della fase biofotonica tramite l’introduzione di ordine acustico vibrazionale

I Fondamenti del metodo Ellero di riflessologia plantare: suono, biosononi ed essenza

Il metodo Ellero di riflessologia plantare si distingue per la sua profonda integrazione tra la pratica fisica della riflessologia taoista e un approccio vibrazionale e spirituale.

Roberto Ellero descrive il suo approccio come “riflessologia plantare taoista musicale”.8 I suoi obiettivi non sono solo fisiologici, ma mirano allo “scioglimento di traumi e conflitti” e a “ritrovare la propria ‘essenza’”.8 L’unione di pratiche spirituali (come il Guru Yoga) con il trattamento del piede sottolinea il ruolo cruciale della consapevolezza e dell’intenzione nel processo terapeutico.¹¹

Poiché i biofotoni sono la luce sottile dell’organismo, ogni tentativo di ripristinare l’ordine informazionale attraverso la coerenza è, per definizione, un riequilibrio del campo di luce coerente interno.
Il suono, in quanto lux incorporata, è il meccanismo fisico primario scelto nel metodo Ellero di riflessologia plantare per veicolare questa riprogrammazione.

L’analogia musicale e la correzione della fase biofotonica

L’analogia del piede con la lira bizantina altomedievale, uno strumento a tre corde ¹¹, è centrale. Essa non è solo una metafora poetica: suggerisce che il terapista cerchi di “accordare” l’organismo. Il trattamento musicale e tattile mira a correggere lo stato vibrazionale del corpo.

I traumi e i conflitti, che Ellero si prefigge di sciogliere8, possono essere concettualizzati come schemi di incoerenza biofotonica statici: un “rumore” che impedisce la corretta comunicazione e regolazione sistemica.¹
L’uso strutturato della vibrazione (la musica, veicolata forse dai biosononi) fornisce un attrattore che aiuta il sistema dinamico del corpo a uscire da uno stato caotico (incoerente) e a stabilizzarsi in uno stato più ordinato (coerente). L’obiettivo dell’equilibrio dinamico8 è raggiunto quando le vibrazioni indotte si accoppiano in risonanza con il sistema, facilitando il ripristino della fase ottimale dei fotoni biologici.4

Dallo squilibrio biofotonico all’essenza spirituale

La convergenza tra la medicina quantistica e l’approccio tradizionale è evidente nell’interpretazione dei concetti più elevati del metodo Ellero di riflessologia plantare: quando Ellero afferma che “toccare il piede è toccare l’anima” e mira a ritrovare l'”essenza” 8, egli si riferisce, in termini biofisici, all’accesso e alla riprogrammazione della matrice informativa strutturale dell’organismo.

La coerenza biofotonica è strettamente legata alla morfogenesi e all’auto-organizzazione (l’informazione che genera la forma).5 Da questa prospettiva, l’anima o l’essenza non è un concetto astratto, ma l’informazione fondamentale coerente che definisce l’organismo sano. Lo “scioglimento di traumi” implica un reset biofotonico che, grazie all’input strutturato dei biosononi, consente alle cellule di rientrare in fase con la loro blueprint informativa originaria. Il ripristino dell’ordine biofotonico facilita l’accesso e l’allineamento con questa matrice.

La seguente tabella sintetizza il parallelo tra la filosofia olistica di Ellero e i correlati biofisici.

Tabella 2: Traduzione biofisica dei concetti del metodo “Dai Piedi al Cielo”

Concetto nel metodo Ellero di riflessologia plantare Termine chiave Interpretazione biofotonica biosononica  Obiettivo a livello quantistico
riflessologia plantare musicale lira strumento musicale imposizione di un campo vibrazionale coerente (biosononi) sul sistema aumento della lunghezza e del tempo di coerenza biofotonica
scioglimento di traumi e conflitti decontrazione dissoluzione di schemi di incoerenza biofotonica statici e accumulati ristabilire la fase ottimale per la decodifica informativa
“toccare l’anima” guida spirituale, essenza interazione con il campo informativo elettromag. (biofield) complessivo modulazione del campo sistemico per facilitare l’autoreg. profonda
base solida e armonica equilibrio dinamico mantenimento di una emissione biofotonica stabile e bilanciata ordine nei processi di regolazione e organizz. cellulare

 

Sintesi del modello olistico integrato

Il metodo “Dai Piedi al Cielo” di Roberto Ellero può essere concettualizzato come una sofisticata tecnica di bioinformazione, che utilizza la riflessologia plantare come punto di accesso per la modulazione del campo biofotonico sistemico. Il meccanismo d’azione proposto agisce su due assi sinergici che facilitano la coerenza:

  1. Modulazione sonora/vibrazionale (biosononi): la musica e le frequenze, ontologicamente legate alla luce come lux incorporata, agiscono come il segnale strutturante esterno che impone o facilita il rifasamento delle onde biofoniche incoerenti.
  2. Intenzione e trasferimento di coerenza: l’allenamento interiore del terapista e l’intenzione focalizzata (l'”ascolto tattile”) creano un accoppiamento risonante tra i campi biofotonici, trasferendo un segnale di ordine direttamente al sistema del ricevente.

L’efficacia percepita dei trattamenti è interpretata come il risultato fisiologico (rilassamento, decontrazione, benessere) del ripristino dell’ordine informazionale a livello quantistico, che potenzia l’efficienza dei sistemi biologici regolatori.

L’efficacia del metodo Ellero di riflessologia plantare risiede nella capacità intuitiva di manipolare i campi vibrazionali, per ripristinare la coerenza fondamentale che definisce la salute e l’essenza dell’organismo vivente.

 

Bibliografia

  1. Biophotons – vitarights.de,  https://vitarights.de/en/biophotons/
  2. Biophoton interaction in biological systems: Evidence of photonic info-energy transfer?,  https://experts.arizona.edu/en/publications/biophoton-interaction-in-biological-systems-evidence-of-photonic-
  3. Biophotons: A Hard Problem – MDPI, https://www.mdpi.com/2076-3417/14/13/5496
  4. La Biorisonanza come sistema di comunicazione biofisico – MedNews, https://www.mednews.care/wp-content/uploads/2021/11/pdf-la-biorisonanza-come-sistema-di-comunicazione-biofisico-novembre-2021.pdf
  5. The concept of biophotonic signaling in the human body and brain: rationale, problems and directions – Frontiers, https://www.frontiersin.org/journals/systems-neuroscience/articles/10.3389/fnsys.2025.1597329/full
  6. The concept of biophotonic signaling in the human body and brain: rationale, problems and directions – PMC – PubMed Central, https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC12230014/
  7. The Contribution of Fritz Albert Popp PhD | by Rev. Dr. Antonika Chanel DACM LA.c, https://medium.com/@antonikachanel_8920/the-contribution-of-fritz-albert-popp-phd-51f2909ffac9
  8. Il metodo “Dai Piedi al Cielo” di riflessologia plantare,  https://daipiedialcielo.it/il-metodo-dai-piedi-al-cielo-di-riflessologia-plantare/
  9. Life Rhythm as a Symphony of Oscillatory Patterns: Electromagnetic Energy and Sound Vibration Modulates Gene Expression for Biological Signaling and Healing – PMC – PubMed Central, https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC4010966/
  10. MEDICINA QUANTICA – Medicina Naturale Olistica | Dott Michel Mallard medicina naturale,  https://medicinanaturaleolistica.it/medicina-quantica/
  11. Riflessologia plantare musicale, mappa del tricordo,  https://daipiedialcielo.it/riflessologia-plantare-musicale-mappa-del-tricordo
  12. Effects of intention, energy healing, and mind-body states on biophoton emission, https://www.researchgate.net/publication/316986421_Effects_of_intention_energy_healing_and_mind-body_states_on_biophoton_emission
  13. Chi sono. Dai Piedi al Cielo, riflessologia plantare taoista musicale,  https://daipiedialcielo.it/chi-sono/

 




Roberto Ellero
Operatore olistico di riflessologia plantare taoista musicale. L'esperienza di vita è unica, individuale. Ma d'altra parte si usa parlare di metodi di riflessologia plantare. Per praticità, definisco il mio rapporto col piede come metodo di riflessologia plantare musicale. Coincide col mio dharma. Esso deriva dall’integrazione interiore alchemica di vari strumenti di indagine, con cui ho ampliato la mia coscienza e sensibilità, ne riporto alcuni: la pratica esecutiva e di ascolto nella musica colta occidentale, studi letterari e filosofici, l’utilizzo autoriale del Web e della multimedialità per approfondire le sinestesie, la pratica del tango argentino, la pratica devozionale tantrica di mano destra Guru Yoga nel buddhismo tibetano Karma Kagyu, la pratica tantrica di mano sinistra del trattamento taoista del piede. E' un metodo, ma funziona solo con le mie mani. Nei miei trattamenti coesistono vari approcci secondo la situazione di ciascun trattamento e ricevente: punti riflessi e canali energetici, sistema nervoso, circolazione sanguigna e linfatica, psicosomatica e corpi sottili, biorisonanza corporea musicale, massaggio, chakra riflessi sul piede, sacralità del tocco e sensorialità.