È ormai noto che le piante riescono a percepire la presenza di altre piante vicine e di eventuali ostacoli, e sono così capaci di modificare la loro crescita in funzione della loro posizione, comunicando con il trasferimento di essudati radicali. Gli essudati contengono molecole con anelli aromatici, che diffondono nelle immediate vicinanze della radice e promuovono simbiosi benefiche con altre piante.
Come le piante prendono il nutrimento dalle radici, similmente i nostri piedi prendono il nutrimento energetico dalla terra, attraverso il punto Rene 1 del Meridiano del Rene.
L’essudato del piede (qui inteso come sudore, soluzione di acqua e sali minerali) veicola informazione sulla persona come acqua informata sul piano elettromagnetico, e sul piano del metabolismo (calore/umidità).
Il contatto degli essudati mano – piede è di fatto una delle tante modalità di scambio di energia e di informazione nel trattamento del piede, forse la meno considerata, che avviene fra ricevente e operatore, sempre in relazione alla sensibilità percettiva di quest’ultimo.
Vi sono poi altre modalità: quelle che sfruttano le terminazioni nervose presenti sulla pianta del piede, quelle che percepiscono i corpi sottili del ricevente (energetico, emozionale, mentale), quelle che ricevono informazione dai sei meridiani che percorrono il piede, non ultima la modalità reflessologica, che collega zone e punti del piede agli organi del corpo. Importanti infine, anche per le correlazioni psicosomatiche, l’aspetto morfologico (arco, dorso, dita, forma), l’aspetto sensibile (colori, odore, pelle, unghie) e quello dermatologico (callosità e ispessimenti, che sono quasi sempre significativi).