La pratica dell’ascolto “immobile” nella tradizione della musica colta occidentale è sostanzialmente una forma interiorizzata di danza duale, similmente a quanto avviene – in forma “sensibile” e “mistica” – nell’esperienza della meditazione in alcune tradizioni orientali, là dove avviene l’incontro con l’alter ego immaginario: l’ascolto della voce divina come interiore coscienza.
Queste due esperienze confluiscono nella pratica del trattamento taoista del piede: la danza si rovescia a specchio con i piedi radicati nel cielo e apre spazi di consapevolezza e di conoscenza.