Mi chiamo Roberto Ellero, sono un operatore olistico di riflessologia plantare.
Abito in un casolare in collina, sui Colli Berici in Val Liona, nel Basso Vicentino (in provincia di Vicenza, a metà strada fra Verona, Vicenza e Padova), per fissare appuntamenti: 3480108848, anche WhatsApp, email roberto@daipiedialcielo.it.
Il mio metodo di riflessologia plantare musicale deriva dall’elaborazione interiore alchemica di vari strumenti di indagine, con cui ho ampliato la mia coscienza e sensibilità, ne riporto alcuni: la pratica esecutiva e di ascolto nella musica colta occidentale, studi musicali, letterari e filosofici (compiuti con diploma di Conservatorio in violino e laurea in Lettere a Venezia), l’utilizzo autoriale del Web e della multimedialità per approfondire le sinestesie, la pratica decennale del tango argentino, la pratica devozionale tantrica di mano destra Guru Yoga nel buddhismo tibetano Karma Kagyu, la pratica tantrica di mano sinistra del trattamento taoista del piede.
La mia ricerca interiore indaga da sempre la natura musicale del mondo e, nel microcosmo, del piede. La mia personale ricerca nel trattamento energetico dei piedi è in continua evoluzione attraverso lo studio e soprattutto la pratica, nell’analogia del piede come strumento musicale e nel trattamento musicale del piede che deriva dal mio percorso, il quale origina nello studio della musica colta occidentale da musicista. La riflessologia plantare musicale richiede un sesto senso che rende udibile la musica dei piedi, e che traduce in danza il movimento delle mie mani, le quali in risposta suonano il piede come se fosse uno strumento musicale, con accenti che fanno da specchio al sentire del ricevente e ne liberano le energie riparatrici.
Dal 1991 coltivo un bonsai di Ficus microcarpa, che nei primi tempi fu il mio unico rapporto diretto con la Natura, vivendo in città, ma abbastanza diretto da pormi in relazione con le radici…
Nei primi anni del 2000 sono andato a vivere in collina (nella fotografia la mia casa), in mezzo ad alberi liberi, e per diversi anni ho vissuto in solitudine lavorando nell’iperuranio cloud digitale come webdesigner e videomaker…
Venivo da un lungo percorso in cui “avevo esplorato i limiti della ragione“, nei sentieri estremi della filosofia, della letteratura e della musica, che mi hanno condotto a un vicolo cieco, o meglio morte mistica, iniziatica ( † 1995): ho individuato un varco nella connessione con gli animali e le piante… questo mi ha salvato e nel 2010 sono ritornato sulla terra, con la biodanza e poi con il tango argentino, che continuo a praticare.
Al mio animale guida, un coniglio, ho dedicato un sito Web.
Dal 2012 al 2018 ho compiuto l’Opera al nero (Nigredo) di alchimia interiore (lavoro sull’ombra, sulle ferite), essenziale per poter effettuare i trattamenti olistici energetici come canale trasparente.
L’intero percorso mi ha fatto incontrare nel 2015 il lignaggio Karma Kagyu del Buddhismo tibetano, presso cui ho preso rifugio. All’interno di questa tradizione ho potuto mettere in equilibrio nella Via di mezzo i due estremi dell’eternalismo e del nichilismo, che costituiscono i limiti del pensiero occidentale, e praticare tecniche di meditazione di mano destra, che successivamente avrei accordato alla via di mano sinistra taoista, unendo gli aspetti astratti di visualizzazione all’approccio fisico di contatto dei corpi.
La personale unione delle pratiche del Guru Yoga e del trattamento del piede ha avuto riscontri profondi in incontri che mi hanno portato nel 2018 alla consapevolezza delle mie guide spirituali (Albedo, Opera al bianco), necessariamente disincarnate (maestri incarnati non essendo previsti dal mio progetto d’anima), nell’alveo del cristianesimo delle origini.
Le energie del corpo della mente e dello spirito, finalmente riunificate, hanno risvegliato in questi ultimi anni la mia vocazione tattile a sentire nella terra e nei piedi il luogo più adatto per incontrare la realtà e me stesso con il trattamento dei piedi di tradizione taoista, che pratico dal 2016: i piedi sono le nostre ali e radici, l’unione delle mani e dei piedi ci fa riconoscere nel tempo dilatato che nutre la nostra pace e salute.
Indago la natura musicale del piede e il suo legame con l’infinito.
La mia ricerca interiore indaga da sempre la natura musicale del mondo e, nel microcosmo, del piede.
Il filmato mostra l’analogia del piede con uno strumento musicale: la lira bizantina altomedievale a tre corde, capostipite degli strumenti ad arco. Toccare il piede è toccare l’anima.
Riflessologia plantare musicale: idea e progetto di Roberto Ellero. Descrizione del progetto.
https://www.youtube.com/watch?v=5gWrC9Yte8c